🎗️ In occasione del 31° anniversario dell'Ottobre Rosa nel 2024, noi di KER SUN desideriamo sollevare il tema del tumore al seno, che colpisce ogni anno moltissime persone. Vogliamo sottolineare i problemi cutanei che le pazienti incontrano durante il trattamento, in particolare quando si espongono al sole.

 

 

Secondo l'Istituto Nazionale dei Tumori francese, esistono 3 principali fattori di rischio per lo sviluppo del tumore al seno:

  • Età: quasi l'80% dei tumori al seno si sviluppa dopo i 50 anni.
  • Stile di vita: si ritiene che alcuni comportamenti favoriscano lo sviluppo del cancro. Limitare il consumo di alcol e tabacco, fare regolare esercizio fisico, controllare il proprio peso e adottare una dieta equilibrata potrebbero ridurre il rischio di sviluppare un tumore, compreso quello al seno.
  • Precedenti personali e familiari: si ritiene che alcune malattie (in particolare altri tipi di cancro) favoriscano lo sviluppo del tumore al seno, così come l'aver avuto in famiglia un tumore al seno o alle ovaie.

Anche in assenza di fattori di rischio, è raccomandato sottoporsi allo screening almeno una volta all'anno e collaborare con il medico curante, il ginecologo o l'ostetrica per stabilire il percorso terapeutico più appropriato per te. Ricorda che quanto più precocemente viene individuato il tumore al seno, tanto meglio viene trattato e curato.

Trattamenti per il tumore al seno e fotosensibilità

Quando si parla di trattamenti per il tumore al seno, è importante considerare un aspetto spesso trascurato: la fotosensibilità, ovvero una reazione eccessiva della pelle alla luce solare, legata ad alcuni trattamenti.

Le persone affette da tumore al seno che si sottopongono a chemioterapia, radioterapia o trattamenti ormonali possono scoprire che la loro pelle diventa più sensibile ai raggi UV, il che può talvolta portare a effetti collaterali dolorosi o addirittura gravi.

Fotosensibilità legata a chemioterapia e trattamenti ormonali

Alcune chemioterapie e terapie mirate possono causare disturbi cutanei (secchezza, eruzioni cutanee, arrossamenti, ecc.). La pelle indebolita delle persone sottoposte a questi trattamenti è quindi più soggetta a reazioni di tipo scottature solari quando viene esposta ai raggi UV.

Anche altre molecole utilizzate nel trattamento del tumore al seno ormono-dipendente sono associate a una maggiore sensibilità ai raggi UV, esponendo le pazienti a un rischio più elevato di lesioni cutanee.

Si raccomanda vivamente di evitare l'esposizione al sole per tutta la durata del trattamento e per alcuni giorni dopo la sua interruzione.

Gli effetti cutanei della radioterapia

Secondo l'Istituto Nazionale dei Tumori francese, la radioterapia provoca talvolta eritema cutaneo (arrossamento simile a una scottatura) e iperpigmentazione dell'area irradiata. Queste reazioni sono più comuni con le radiazioni al seno, alla testa e al collo.

L'esposizione al sole può aggravare questi effetti, portando in alcuni casi a gravi ustioni e al rischio di fibrosi cutanea. Per limitare la comparsa dell'eritema o ridurne l'intensità, si raccomanda di non esporre al sole la zona trattata per tutta la durata del trattamento e per un anno dopo.

 

Abbigliamento anti-UV, uno scudo per la pelle fragile

Come tutti sappiamo, il sole ha il potere di migliorare il nostro umore. Quindi, durante il trattamento del tumore al seno, trascorrere un po' di tempo all'aria aperta ogni giorno può fare bene all'umore. Ma per essere sicure, è necessario proteggere efficacemente la pelle dai raggi UV, in qualsiasi stagione.

Per questo, gli indumenti anti-UV certificati UPF 50+ sono una buona soluzione:

  • In primo luogo, perché schermano un'altissima percentuale di raggi ultravioletti, evitando che la pelle diventi ancora più sensibile e dolorosa.
  • In secondo luogo, perché i capi di protezione solare sono progettati per essere comodi da indossare nella stagione calda, e in genere hanno tagli larghi che non aderiscono alla pelle e causano meno sfregamenti. Inoltre, sono spesso delicati sulla pelle, soprattutto quelli realizzati in cotone.
  • Infine, perché gli indumenti anti-UV offrono una buona copertura. I nostri costumi interi anti-UV, ad esempio, proteggono un'ampia zona della pelle, compresa quella del petto.

 

 

Anche gli indumenti e gli accessori anti-UV, così come la crema solare SPF 50+, aiutano a proteggere le cicatrici dei pazienti che hanno subito un intervento chirurgico. Secondo i consigli di Cancer Solidarité Vie, nei primi mesi dopo l'intervento la cicatrice non dovrebbe essere esposta al sole, sia per evitare effetti duraturi (ispessimento, iperpigmentazione, ecc.) sia per non aumentare il rischio di sviluppare un cancro della pelle. Anche quando la cicatrice diventa bianca, rimane più soggetta alle scottature solari rispetto al resto della pelle.

 

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Alcune delle nostre clienti affette da tumore al seno indossano regolarmente i nostri indumenti anti-UV per proteggere la loro pelle, indebolita dal trattamento, in tutti i tipi di attività: passeggiate, bagno, attività sportive, ecc.

Scopri la testimonianza di Louise qui sotto:

Vi scrivo per dirvi quanto sono soddisfatta dei prodotti KER SUN e dell'attenzione che ho ricevuto. Dopo una mastectomia e una chemioterapia, ho potuto andare al mare durante l'estate senza paura grazie agli indumenti anti-UV e persino fare il bagno.

Non esita a contattare il nostro team, per telefono o per e-mail, e saremo lieti di darti consigli personalizzati su come proteggere efficacemente la tua pelle dal sole. In ogni caso, ti invitiamo a seguire le raccomandazioni dei medici che ti accompagnano.

Fonte:

 

04 ottobre 2024
Tag: cancer

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